La medicina legale è un ramo della medicina che si congiunge al diritto, ed è nata per conoscere e applicare le conoscenze mediche al diritto. La medicina legale tende ad occuparsi dei rapporti tra l’ambito medico e l’ambito legale e quindi deve indagare sulle cause di un eventuale fatto rilevante sia dal punto di vista medico che da quello giuridico. Per meglio capire si possono fare alcuni esempi molto semplici. Nel caso di un incidente stradale, che provochi il ferimento di uno degli automobilisti, quest’ultimo potrà incaricare un medico legale affinché accerti l’entità delle ferite subite, per la richiesta del risarcimento dei danni all’assicurazione. Un altro esempio può essere quello connesso alla responsabilità medica. Ad una persona viene riscontrata una grave patologia che invece, in precedenza, nonostante numerose visite mediche effettuate, non era stata diagnosticata. In questa circostanza, la persona in questione può rivolgersi ad un medico legale, al fine di indagare e verificare un’eventuale responsabilità professionale dei dottori a cui si era rivolto in precedenza e che non si erano accorti della patologia. Da qui, nel caso, si potrebbe avviare anche una causa nei confronti di tali medici. Dunque si tratta di un vero e proprio ramo della medicina pubblica, e dunque opera per il benessere della comunità, contribuendo insieme ad altre scienze ad un miglioramento della condizione e della convivenza umana, con l’obiettivo di realizzare un miglioramento nella società. La medicina forense ha carattere pratico e applica le conoscenze mediche ai casi giudiziari attraverso le perizie e le consulenze tecniche in ambito civile e penale. Il professionista medico-legale incaricato assume il ruolo di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), nominato dal giudice per dare una spiegazione tecnico-scientifica (perizia) nelle controversie. Tutte le attività sono volte ad accertare la verità empirica di un fatto sulla base delle conoscenze scientifiche Il metodo utilizzato durante lo svolgimento della prestazione è, infatti, basato sul principio di obiettività. La valutazione deve essere effettuata sui dati a disposizione e solo su questi effettuare una valutazione e una formulazione del giudizio. Inoltre, l’analisi effettuata dal medico legale deve attenersi alle norme giuridiche del caso oggetto di analisi. Il medico legale, nello svolgimento della sua attività, può ricevere un incarico sia da un tribunale che da una parte privata ed il risultato finale di tale lavoro è la perizia medico-legale, che può essere pertanto, rispettivamente, sia d’ufficio che di parte.